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Una chiacchierata con il direttore di Collezioni Donna e Collezioni Haute Couture

Sonia Perfetti, direttore responsabile di Collezioni Donna e Collezioni Haute Couture e co-editore di Collezioni New(s)tyle Donna/Accessori/Trends, illustra le principali tendenze della moda donna per l’autunno/inverno 2017/18 rispondendo alle domande di Peppe Orrù, London Contributing Editor per Collezioni

L’autunno/inverno 2017/18 si è rivelato ricco di interessanti suggerimenti ed emozioni contagiose e affascinanti. Come definiresti i mood principali della stagione?

Anche se è vero che la stagione invernale è di solito meno glamour della stagione estiva, bisogna ammettere che questo autunno/inverno è veramente speciale su molti fronti. Perché, proprio in concomitanza con Brexit, tantissimi stilisti di fama internazionale hanno scelto di usare materiali che appartengono alla gloriosa tradizione tessile britannica e scozzese. Era da un po’ di tempo che non vedevamo sulle passerelle lo scozzese, il pied-de-poule, lo spigato, il tweed usati in maniera così importante e con interpretazioni così diverse. Un messaggio, a mio avviso, molto bello, che va oltre i confini, o così vorrei immaginare. Un’altro mood interessante è il ritorno del logo ben in vista e  dei codici stile e dell’iconografia iconica tipici del DNA dei brand. Un revival che, se si tratta di un marchio di fama internazionale, funziona molto bene in ambito commerciale e che, nel caso di label emergenti, lancia un messaggio molto forte. Altrettanto interessante è l’ondata creativa proveniente dall’Est, sintonizzata su un minimalismo chic concettuale in perfetto contrasto con l’euforia dei dettagli decorativi che, bisogna ammettere, sono stati protagonisti assoluti di tante sfilate e di tante collezioni. La sfida da raccogliere è il bisogno di affermare il proprio individualismo da un lato e dall’altro il soddisfare l’inevitabile bisogno di sentirsi sempre e comunque parte di un gruppo. La moda come uno specchio riflette un’immagine che a volte non sembra appartenerci. Per questo motivo molte sfilate suscitano meraviglia e stupore. Non è stupendo?

Quali sono le principali tendenze per la stagione fredda in arrivo a livello globale?

Aprire il nostro guardaroba per il prossimo inverno vuol dire sentire un’ondata di calore. Sarà come tuffarsi in una montagna di capi in maglia, over, elaborati, divertenti e anche nostalgici, perché la vena del vintage scorre in questa categoria come un fiume tranquillo. Motivi jacquard, macro trecce, effetti pittorici, cappotti e maxi maglioni da indossare su tutto. Volumi suggestivi, grandi spalle che proiettano autorità, il desiderio di gestire il calore in modo autonomo, originale e assolutamente personale. Come sedersi di fronte a un fuoco ardente con una tazza di tè o una tisana, magari allo zenzero e cannella.

Ci sono dei colori, dei materiali, delle fantasie, delle silhouette, dei capi, dei dettagli decorativi che hanno più importanza rispetto agli altri nell’autunno/inverno 2017?

La tavolozza dei colori è il punto di partenza per immaginare l’immaginabile. Amo molto i colori di questa nuova stagione, partendo dalle diverse tonalità di beige, come avena, biscotto, carne. E poi, in un crescendo assoluto, i toni bruciati, i ruggine,  i marroni, i rossi di certe foglie d’autunno, i gialli degli alberi di ginkgo biloba. Lampi di verde e, inevitabilmente, di rosso con la sua energia contagiosa. Tra i materiali oltre a tweed e tartan, il velluto con la sua innata morbidezza seducente. Anche in questo caso abbiamo una contraddizione: la duttilità del velluto e la rigidità di certe lane. Interessante, vero? Tra i dettagli decorativi, oltre ai cristalli e alle paillettes che sono ormai un classico, i bottoni fanno davvero la differenza perché danno al capo quel tocco in più di ricercatezza. Fra le particolarità ti segnalo certe frange che si sono trasformate in lunghi fili per dare un’idea del non-finito, un’idea molto divertente.

Una categoria di prodotto che non può mancare nell’assortimento dei retailer e nel guardaroba autunnale e invernale delle donne attente ai nuovi mutamenti della moda? 

Ovviamente l’outerwear. Principalmente i chiodi, e non esclusivamente in pelle, e i bomber. Credo che avendone visti così tanti forse stiano esaurendo la loro vena, ma al momento stanno riscuotendo un successo incredibile a livello globale. Londra qualche tempo fa svolse un ruolo cruciale nel revival del bomber che ha dovuto aspettare un po’ per ridiventare protagonista, ma ora c’è l’ha fatta diventando un must per tutte. Scommettiamo anche cappotti oversize, sempre sexy, soprattutto se  realizzati in materiali morbidi e magari preziosi come il cashmere. Non rinunciamo al montone, se speciale e un po’ irriverente. Per quanto attiene il piumino, deve essere easy, molto leggero, oversize e dal taglio couture, meglio se in versione mantella.

Quali sono a tuo parere i brand internazionali che hanno espresso al meglio il mood e il feeling dell’autunno/inverno 2017/18? 

I grand brand hanno target molto precisi e si muovono di conseguenza. Sono pochi ad azzardare e, se lo fanno, seguono precise regole interne. Ogni espressione del brand va valutata secondo il suo stile che va al di là delle tendenze stagionali.

C’è qualcuno che sta facendo un discorso veramente interessante? 

Alessandro Michele, direttore creativo di Gucci, perché sta segnando un percorso importantissimo, dove l’estetica del bello e del brutto s’incontrano in passerella, creando suggestioni ed emozioni molto forti. Alessandro è come una cornucopia, simbolo di abbondanza. Per l’attenzione ai contrasti, che in realtà sono uno scorrere di sfumature, non posso non ricordare Demna Gvasalia, direttore creativo di Balenciaga e Vetements, che con i suoi giochi di stereotipi mi sembra il nuovo Martin Margiela. Demna è un artista e gli artisti spesso spiccano il volo e ci fanno fare incredibili voli pindarici.

C’è stata qualche collezione alla London Fashion Week che ha sintetizzato in maniera originale e innovativa i principali trend della stagione fredda che sta per arrivare?

Gli stilisti e i brand londinesi hanno una particolare attenzione alla ricerca e all’innovazione e un essere sempre sul filo dell’impossibile che rappresenta un punto di forza molto utile, se non indispensabile, per il sistema moda. Molto spesso gli stilisti londinesi provocano, senza esserne coscienti, fenomeni di moda a livello mondiale. L’esempio perfetto? I leggings o fuseaux, lanciati decenni fa in colori impossibili come toni pastello e sfumature acide, e poi proposti in nero. Diventarono, e lo sono ancora, bestseller in tutto il mondo.

A tuo parere quali trend dell’autunno/inverno 2107 continueranno ad avere prevalenza e importanza nella primavera/estate 2018?

Camicie e bluse, così belle, così inedite da essere le dee sia dell’inverno che dell’estate. Gli stilisti hanno saputo fare cose incredibili, maschilissime, femminilissime, geometriche, minimal, maximal, tutte da collezionare. Bellissimo anche il tema vittoriano mescolato al Coachella style ma con un tocco di grazia in più tramite pizzi, balze e un tocco di timidezza e dolcezza che non guasta mai. Ma, come sappiamo, la moda è volubile e leggera e per questo ci piace. Tutto potrebbe cambiare domani, non è vero?

Collezioni offre una incredibile panoramica delle più importanti Fashion Week internazionali. Eppure Collezioni Donna sta dedicando sempre più spazio alle Fashion Week emergenti e alle pre-collections dei principali brand internazionali. Come mai? 

Quest’anno Collezioni raggiunge il suo trentesimo compleanno e ti assicuro che, rivedendo come mi capita spesso il percorso di questo fantastico lavoro che svolgo da tanti anni, le passerelle non mi hanno mai deluso, anzi mi hanno insegnato tante cose, stagione dopo stagione, anno dopo anno. E sì, per rispondere alla tua domanda, cerchiamo di dare spazio a marchi emergenti perché le nuove generazioni hanno molto da dire, sanno come elaborare il passato, con nostalgia in un primo momento, ma poi esprimendo la propria interpretazione personale della moda, per oggi e per domani.

 

Questo articolo è apparso in anteprima nel sito ufficiale del salone Pure London – www.purelondon.com