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La “Surface Conversion” di Missoni a New York

Si tratta di un progetto unico, il cui lancio è stato annunciato da Angela Missoni, che fonde cultura contemporanea, arte moderna a fashion design coinvolgendo varie discipline.

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La “Surface Conversion” è un progetto speciale di Missoni che mette insieme la cultura contemporanea, l’arte moderna e il fashion design, coinvolgendo vari discipline quali le arti visive, il cinema, l’architettura, il design, la letteratura e la poesia. L’iniziativa nasce con l’intenzione di promuovere e supportare l’arte contemporanea.

Il negozio Missoni di New York, situato al 1009 di Madison Avenue, diventerà la sede di una serie di collaborazioni esclusive che si alterneranno ogni tre mesi, con artisti e curatori che sono chiamati a stimolare un approccio innovativo e riflessivo all’arte contemporanea attraverso mostre, spettacoli, proiezioni, lezioni e presentazioni di libri. La maison italiana ha chiesto agli artisti coinvolti di sviluppare un progetto specifico per il luogo, dando loro la possibilità di inserire opere d’arte in ogni angolo della struttura. L’accento può essere posto sulle vetrine oppure sulle stesse opere che sono state inserite e che rispondono alla perfezione alla funzionalità dell’ambiente. I progetti hanno l’obiettivo di trasformare la boutique in un palcoscenico creativo, per raggiungere un vasto pubblico e comunicare il rapporto sempre cangiante tra cultura, moda e arte.

La serie è stata lanciata il 26 ottobre con una performance live del collettivo artistico The Cornichons, formatosi nel settembre 2013, e una mostra dedicata alle opere dell’artista di Brooklyn Servane Mary che sarà visitabile fino al 29 gennaio 2017. Nata in Svizzera nel 1972, Servane Mary lavora con immagini fotografiche di donne dagli anni ’40 ai ’70: alcune di queste donne sono eroine dell’artista, altre sono invece anti-eroine, spesso figure incomprese o tragiche. Questo atto di “rifigurazione” esplora i legami tra rappresentazione, identità, storia e memoria, e in esso la Mary tratta le fotografie come entità fisiche che rivelano tracce del passaggio del tempo, dell’appassimento e del deterioramento, una superficie che favorisce il dialogo tra la nostra memoria e la mente umana. Le immagini, presentate su materiali e supporti, incoraggiano la rivalutazione dei soggetti favorendo il coinvolgimento degli spettatori.

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MaryS.1503_Untitled (Woman on a Fence)

 

www.missoni.com