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MARGIELA: The Hermès years

Al MoMu di Anversa una mostra sulla collaborazione tra Margiela e Hermès

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Dal 31 marzo al 27 agosto 2017 il Momu di Anversa metterà in mostra le collezioni che Martin Margiela, il più iconoclasta degli stilisti, ha disegnato e creato tra il 1997 e il 2003 per l’augusta maison parigina Hermès.

Quando Margiela viene chiamato dal marchio parigino per diventare il direttore creativo, egli è famoso, da quasi un decennio, per essere uno dei fenomeni più avanguardistici del panorama della moda internazionale e la sua predilezione per la decostruzione e il recupero dei materiali sono ancora pressoché sconosciuti. Lui ne è il solo rappresentante e, quando Jean-Louis Dumas Hermès (all’epoca CEO) si avvicina a Margiela affinché disegni le collezioni femminili, questa è una scelta quantomeno controcorrente perché è un momento storico nel quale le più venerabili case di moda d’oltralpe che vogliono rilanciarsi cercano stilisti che siano anche delle celebrity (come Galliano da Dior o McQueen da Givenchy).

Margiela è invece quello che si nasconde, quello che raggiunge la celebrità lavorando per sottrazione (della sua immagine come nei suoi capi) e quindi dapprima tutti si chiedono se sia la persona giusta, salvo poi accorgersi che la ventata d’aria fresca che lui porta nel marchio di pelletteria (per semplificare) è la più originale nell’intero panorama internazionale. Le sue palette monocrome e sobrie sono divergenti rispetto all’approccio di Hermès ma, assistito dalla grande capacità artigianale del brand, Margiela è in grado di creare qualcosa che fino ad allora non esiste: un lusso che sia anche comodo e rigorosissimo.

La sua produzione (e anche quella per Hermès) ancora oggi continuano ad influenzare, tanto che nella stagione 2016/2017 si è ancora parlato di lui come “il vero protagonista” e ispiratore di molti degli stilisti del momento.

HauteCoutureCollezioni n. 165

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