Vêtements: the new underground
Il georgiano DEMNA GVASALIA ha deciso di colpire il mondo della moda
Focus sul giovane marchio francese Vêtements: francese di nome e di residenza ma non per la creatività perché questa è affidata al fondatore Demna Gvasalia, un giovane stilista georgiano ma parigino di adozione che considero uno dei nomi più interessanti del panorama mondiale.Delsuo curriculum vitae dico solo una cosa che farà capire perché tutti lo stanno tenendo d’occhio: arriva dalla scuola della Maison Martin Margiela (ora solo Maison Margiela) e pare abbia ben imparato la lezione del grande stilista belga. Gvasalia sta definendo le sue pro- prie regole, senza porre troppa attenzione alle tendenze, al mercato e a ciò che la stampa si aspetta da lui e contro ogni previsione questo metodo, così lontano da quello uti lizzato dalla maggior parte dei suoi colleghi, lo sta portando lontano. La silhouette dei suoi capispalla (simili a cappotti militari) è a dir poco oversize e la capacità tecnica per riuscire a crearli deve essere veramente grande. Ma attenzione perché ciò che lui fa non è una copia di ciò che faceva Margiela quindici o vent’anni fa, questo abbigliamento è moderno nel senso più reale del termine. E’ underground ma senza eccessi di nero, è la moda che ti aspetti di vedere indossata da un giovane in qualunque luogo del mondo perché, ripeto, è moderna. Pur essendo capi apparentemente difficili da portare, ciò che mi colpisce è che poi, alla fine, sono indossabili per ché sono ben costruiti e ben cuciti (cosa non da poco nel XXI secolo) e sono acquistabili da un range di età molto maggiore rispetto a ciò che si immagina vedendoli in fotografia Credo che Vêtements stia alla moda di oggi come il grunge stava alla moda degli anni ’90, apparentemente difficile ma poi utilizzata da tutti e, soprattutto, acquistata da tutti che invariabilmente volevano quei capi maltrattati che li facevano comunque sentire bene, perché la moda è questo innanzitutto: far sentire bene l’acquirente. E Vêtements lo sa fare.