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Alta Formazione Moda, il manifesto italiano

Nasce ‘Il Manifesto dell’Alta Formazione di Moda in Italia’ promosso dal Centro di Firenze per la Moda Italiana, un impegno complesso su più fronti, attività industriali, capacità creative e interessi culturali.

 

A sostegno delle Scuole e dei Corsi Universitari di Moda in Italia, sia di natura pubblica che privata, e della filiera che completa della Formazione Moda – di cui fanno parte gli Istituti tecnici e le scuole professionali e specializzate nei diversi settori d’attività artigianale e manifatturiera – e per valorizzare e promuovere al meglio il ruolo italiano per l’evoluzione della Moda, non solo in Italia ma nel mondo.

 

In sintesi i punti salienti del Manifesto:

 

  1. Proposta di costituzione di un organismo permanente di osservazione, consultazione, indirizzo e proposta operativa e di collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero degli Affari Esteri.

 

  1. Promozione di della Moda Italiana con budget specifico per la Formazione di Moda e per eventi nazionali ed esteri in sinergia con le autorità già in essere.

 

  1. Sviluppare e valorizzare i molteplici indirizzi professionali, specialistici e le attività di ricerca e di innovazione, con sostegni nazionali e comunitari.

 

  1. Sostenere gli studenti provenienti da paesi extra-europei e la loro temporanea presenza per stages ed esperienze lavorative post-diploma.

 

Andrea Cavicchi presidente di CFMI ha dialogato con Carlo Capasa, presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana; Sara Kozlowski, Director of Education and Professional Development del Council of Fashion Designers of America-CFDA; e Martyn Roberts, Managing & Creative Director della Graduate Fashion Week-UK.

Sono intervenuti anche Maria Luisa Frisa, direttore del corso di laurea in design della moda e arti multimediali dell’Università Iuav di Venezia e curatrice del White Book; Marco Ricchetti, consulente di Blumine srl e autore di uno dei testi del White Book; Laura Lusuardi, MaxMara; Giovanni Battista Vacchi, consulente di Ernst Young.