Appuntamento a gennaio con Who’s Next & Première Classe
Dal 22 al 25 gennaio si terranno a Parigi i due eventi fashion più rinomati del Vecchio Continente per i settori del prêt-à-porter e degli accessori
Da sempre i saloni Who’s Next e Première Classe offrono sia ai buyer che ai visitatori una panoramica logica ed esaustiva di ciò che i mercati del prêt-à-porter e degli accessori possono offrire. Due volte all’anno, 50 mila visitatori prendono d’assalto i due appuntamenti parigini per scoprire le più innovative tendenze nei settori sopra menzionati. La prossima edizione di entrambi i saloni si terrà da venerdì 22 a lunedì 25 gennaio presso il Parc des Expositions, Porte de Versailles, Parigi.
Se Who’s Next riunirà tutte le collezioni di PAP francese e internazionale in cinque sezioni (Fame, Private, Trendy, Urban e Studio), Première Classe, con i suoi 900 marchi partecipanti, presenterà gli accessori di tendenza della prossima stagione. Giustamente celebre per la sua selezione di altissima qualità, il trade show proporrà gioielleria di fascia alta, calzature, articoli in pelle e molti stilisti e griffe di accessoristica scelti appositamente per la loro creatività, la loro originalità e il loro stile.
Negli ultimi 25anni, il Made in Italy occupa un posto di prima fila a Première Classe: alla prossima edizione esporranno circa 150 designer, attivi essenzialmente nel settore delle borse e della pelletteria (area in cui il 50% degli stilisti sono italiani), oltre che in quello delle scarpe (50% di espositori del Belpaese). Lo stile italiano è un elemento fondamentale dell’offerta, proposta tra gli altri da Tosca, Blu, Io Pelle, My Walit, Attilio Giusti Leombruni, Gianni Chiarini, Barleycorn, Angela Caputi Giuggiu, Gaynor e Tesi. Inoltre, per la prossima edizione invernale, i due saloni condurranno i visitatori in un mondo di sogno raccontando le storie di personaggi mitologici moderni che traggono i propri connotati e le proprie caratteristiche dal mondo del fashion. Il tutto è frutto dell’estro del fotografo Robert Bartholot, che con le sue immagini riesce a rendere alla perfezione l’artificiale e il “non spiegato”.
