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Armani / Silos

Giorgio  Armani  annuncia Fabula  di  Charles   Fréger,  la  nuova mostra  di  Armani/Silos

Armani Silos - Fabula, Charles Fréger

Giorgio  Armani    annuncia la  nuova mostra  di Armani/Silos, dedicata al lavoro  del  fotografo Charles  Fréger. Intitolata Fabula, la retrospettiva documenta l’estensione e  la  profondità di  una  ricerca  antropologica che  si  focalizza   su diverse  comunità, gli individui  che le compongono e i codici di abbigliamento che adottano per far parte del gruppo. La mostra  aprirà  il 12 Gennaio durante la  settimana della  moda uomo di  Milano  e  durerà  fino al 24 Marzo 2019. L’intero piano terra  di Armani/Silos  farà  da  sfondo  a oltre duecentocinquanta immagini: un ampio repertorio  dell’opera fotografica di  Fréger, dalla serie dei  nuotatori  di  pallanuoto – Water  Polo  dell’anno 2000 alle  immagini più  recenti  come quelle  della  serie Mardi  Gras Indians, scattata nel 2016. L’allestimento creerà un dialogo tra i diversi gruppi di immagini attraverso un modello visivi in cui i ritratti fotografici coesistono con  le uniformi e l’accento è posto sulla crescente componente teatrale nell’opera dell’autore. La selezione include ritratti della  squadra di pattinaggio su ghiaccio finlandese (Steps), immagini dei  giovani lottatori  di  Sumo (Rikishi) e degli  eserciti  europei e delle loro uniformi  di rappresentanza (Empire), foto  di soldati Sikh (Sikh Regiment of India)  e degli  elefanti di Jaipur  (Painted Elephants), fino alle  serie salienti  di Wilder Mann  e Yokainoshima, dedicate alle maschere tradizionali inserite in un contesto rurale. Ogni  comunità ha il suo codice, ma  il principio guida dietro  l’impulso  di esprimere  appartenenza attraverso l’abbigliamento  è in qualche modo comune. Le immagini di Fréger evidenziano questo  aspetto. Adottando uno  stile  cristallino  e  diretto,  ma  mantenendo uno  sguardo empatico  sui soggetti, Charles  Fréger esplora  i codici  vestimentari di gruppi sia piccoli che  grandi, concentrandosi sugli strati esterni  abiti, maschere. La ricerca del fotografo è espansiva:  parte dal piccolo e dal locale per allargarsi nel corso degli  anni fino a raggiungere una dimensione universale. Che si tratti della  cuffia bianca del nuotatore o delle maschere rituali indossate in tutto il mondo – Europa, Giappone,America Centrale e Meridionale – Fréger è interessato al modo in cui gli uomini affrontano paure profonde ed esprimono il bisogno o la volontà di appartenere. Il suo lavoro costruisce una codificazione progressiva di segni ed evidenzia il potere degli abiti come mezzo di comunicazione non verbale. Ciò che rende il lavoro  così sorprendente è il coinvolgimento del  fotografo con  i soggetti. Charles Fréger arriva  a prendere parte attiva, talvolta, nel mascheramento e nel travestimento, per comprendere appieno ciò  che  sta studiando. Tale sforzo umano si traduce in immagini potenti e oneste  che  catalogano con  accattivante vivacità la ricchezza visiva del genere umano.

La vitalità del colore è ciò che inizialmente ha attirato la mia attenzione sul lavoro  di Charles Fréger. Quel colore, tuttavia, non è un puro espediente visivo, ma una rappresentazione di energia umana. Come stilista di moda, so che  l’abbigliamento ha un enorme potere simbolico: Fréger ce lo ricorda costantemente, scavando gli aspetti  più profondi del vestirsi come modo di comunicare. Sono molto felice  di ospitare  questa  mostra all’Armani/Silos” , afferma Giorgio  Armani.”

“Esporre all’Armani/Silos è un’occasione per  presentare le mie  serie fotografiche dal  2000 a oggi in uno  spazio stimolante. Si ha l’impressione  di visualizzare il succedersi delle  immagini per capitoli, come se fosse la sublime architettura del Silos a dare  ritmo alla mostra. C’è  una sensazione di tempo ed  evoluzione, una  conversazione tra  le stanze, i muri di cemento grigio  e l’illuminazione precisa che  danno il miglior  risalto possibile  al  colore delle  mie  fotografie. Un’eco che  crea  un  dialogo tra le eleganti silhouette di Armani/Silos  e le uniformi, i costumi  e le maschere rappresentati nelle fotografie”, afferma Charles Fréger.

L’artista è nato  a Bourges, in Francia, nel 1975, e si è diplomato alla  Rouen  School  of Art nel 2000. Il suo lavoro  si concentra sulla rappresentazione  poetica e antropologica di gruppi sociali  come atleti, collegiali e forze armate, con  attenzione su ciò  che  indossano, intendendo l’uniforme come la manifestazione più evidente del gruppo stesso. Fréger si concentra sull’esuberanza e su situazioni più  modeste. Ha pubblicato numerosi  libri ed  esposto  in importanti festival  di fotografia, in diversi musei e gallerie  in Europa, Asia e Stati Uniti.

Fabula,  Charles  Fréger 12 Gennaio – 24 Marzo 2019

Armani/Silos Via Bergognone 40 Milano  +39 02 91630010

 

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