Cariaggi, Filpucci e Tollegno: le tendenze filati per l’estate 2017
Un sogno multicolor, una visione sospesa, un’esigenza di leggerezza e impalpabilità: per la prossima stagione calda, la pesarese Cariaggi punta su un girotondo di nuances naturali e trasparenze dalla finitura aerea, impiantati su fibre preziose. Titoli sempre più fini – il cashmere, il merino, la seta e il cotone – sono proposti con effetti diversi, dai volumi over e la mano morbida, e la cartella colori è pacata, lievissima, avvallando il lato green di questi prodotti bespoke e tailored made:
«la nostra azienda, da sempre molto attenta al concetto di sostenibilità, dispone di certificazioni a tema ambientale e di risparmio energetico sin dal 2006, grazie all’abbattimento delle componenti nocive in fase produttive e per la tutela dei lavoratori», dice Cristiana Cariaggi, titolare del marchio.
E la nuova linea di filati ecologici “Systema Natvare” – una serie di filati ecologici i cui colori sono ottenuti da fiori, foglie, erbe, bacche e radici di piante officinali – testimonia questo imprinting aziendale. Tra le novità in collezione spiccano Sirius, un nuovo filato dall’effetto opaco, in seta cardata 100% Mulberry, e Biarritz, la cui freschezza è riferibile a una gabbia di cotone Belize con filamenti di nylon testurizzato; ma la punta di diamante della spring summer 2017 è Capri, un filato Cashemp con micro paillettes illuminanti.
E’ il giallo in ogni sua gamma e gradazione, dal girasole alle striature verde-oliva, con un messaggio augurale di benessere e apertura, il colore protagonista della collezione primavera estate 2017 di Filpucci: 40 filati (di cui 30% nuovi) impostati su base di fibre naturali vegetali, altamente selezionate, dominate da cotone, lino e viscosa.
Con uno studio speciale di cotone e seta, un ulteriore affinamento del lino, e la novità di un filo bijoux altamente tecnologico, l’azienda pratese dà risalto alle tecniche sovrapposte, come gli stampati e i ricamati, e ad elaborazioni decorative insolite come spugnosità sofisticate e aspetti saggina. La tecnica jaquard prevale nelle lavorazioni, trasmettendo un senso couture, e un certo risalto è dato al concetto “Indigo“, fra lavorazioni maltinte e variegate.
«Con una forte attenzione alla filiera produttiva e al requisito di tracciabilità, di rispetto delle norme e delle convenzioni internazionali sui diritti dei lavoratori, la nuova collezione spazia – dice Federico Gualtieri, amministratore delegato del brand pratese – da lavorazioni-scultura su viscosa con lurex e paillettes al lino sottile, e dal cotone makò di finezza 70.000 allo stampato in digitale»
Sono le ceramiche italiane e le maioliche andaluse, marocchine, portoghesi ad ispirare le scelte cromatiche della collezione primavera-estate 2017 di Tollegno, tra le prime realtà italiane nel comparto filatura, da sempre attenta all’arte e alla sostenibilità ambientale e culturale: «Tollegno è storicamente inserita in un circolo produttivo virtuoso, investendo in macchinari di nuova generazione e prestando attenzione al risparmio energetico e all’impiego di acque non inquinate, ma anche avvallando progetti di matrice culturale», commenta Raffaella Borea, ufficio stampa della ditta piemontese.
Uno stile mediterraneo, quello della nuova collezione, che ha classicamente nel merino extra fine il suo punto di eccellenza – tanto nella versione pura quanto in abbinamento a seta, cashmere o viscosa – e che trova un’alternativa validissima nella novità della primavera-estate 2017, il wollcot: un filato outsider, 53% di extrafine merino e 47% di cotone, con le caratteristiche di eccellenza tipiche della lana (la durevolezza, il confort) e la leggerezza intrinseca al cotone, per affrontare le variazioni climatiche con un prodotto multi-stagione.
Il leitmotiv della soavità, del resto, attraversa l’intera proposta della ditta, per la primavera estate 2017, spaziando dal New Royal 2/60 e dallo Charme 2/80, pensati per il jersey, all’Harmony 1/30 e 1/60, studiato per la creazione di outfit fluidi e tessuti in maglia light.