Cool Africa
tratto da Trends Collezioni n.126
UNA MODA ETICA PER LA VALORIZZAZIONE DI CULTURE E SAPERI TRADIZIONALI DEL CONTINENTE AFRICANO
Creatività africana alla ribalta, diversi sono i brand della moda affermatisi in questi anni in un settore che riserva interessanti prospettive in questo grande continente. A sostegno del potenziale di crescita della moda africana, incoraggiando la nascita di collaborazioni etiche, sostenibili e creative con artigiani, c’è EFI, Ethical Fashion Initiative, un progetto di formazione, lavoro, sviluppo. Partner italiano di EFI è Lai-momo che, costituitasi nel 1995, è divenuta nel luglio 2016 cooperativa sociale. Lai-momo, in partnership con le istituzioni pubbliche e le imprese private, propone un modello esportabile e repricabile con progetti di comunicazione, di tematiche interculturali per l’Africa, servizi di consulenza e di accoglienza per i richiedenti asilo. Il suo programma si propone di organizzare attività rivolte a richiedenti asilo e migranti e in particolare si occupa della loro formazione professionale al fine di supportarne l’inserimento lavorativo o nei Paesi di origine (Mali, Burkina Faso e altri Paesi emergenti) o in Italia ed Europa. Della cooperativa sociale Lai-momo, Cartiera è la startup nata nel 2017, di cui condivide missione e valori. Aperta all’interno dell’ex complesso industriale della cartiera di Lama di Reno (Marzabotto), è una realtà imprenditoriale che fornisce accessori di pelletteria ottenuti dal recupero di materie prime altrimenti destinate allo smaltimento, da cui prendono vita accessori in pelle e tessuto di alta qualità, realizzati dalla competenza di esperti artigiani. Il valore di Cartiera è, oltre che nella produzione a basso impatto ambientale e sostenibile, nell’ulteriore opportunità di lavoro che offre.L’Ethical Fashion Initiative (EFI) è un programma di punta dell’International Trade Centre (ITC) – agenzia congiunta delle Nazioni Unite e dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO), fondato da Simone Cipriani nel 2009 per inserire gli artigiani e le piccole imprese dei Paesi in via di sviluppo nella filiera internazionale dell’alta moda. Le Nazioni Unite monitorano costantemente risultati e attività di EFI, a cominciare dall’impatto sulle comunità in cui opera.
Giulia Bulgarelli