Dall’ordinario allo straordinario: una chiaccherata con Anya Hindmarch
Designer di grande talento con uno stile unico e immediatamente riconoscibile e fenomenale imprenditrice dal business internazionale, Anya Hindmarch ci racconta la collezione primavera/estate 2016.
L’ispirarsi al mondo dell’arte, ma anche alla quotidianità, è una costante del suo lavoro.
Ogni stagione, la fonte d’ispirazione proviene da oggetti familiari, quotidiani come un pacchetto di patatine o la segnaletica stradale. Mi piace molto creare una vena sottile di umorismo, risultato dell’uso inaspettato di un oggetto o un tema comune, banale. La mia ricerca estetica è focalizzata sulla trasformazione del quotidiano in straordinario tramite materiali e lavorazioni d’alta qualità. La ‘Crisp Packet’, la pochette ispirata a un pacchetto di patatine che considero come un pezzo d’arte da indossare nato da una grande passione, è il perfetto esempio.
Può dirci qualcosa di più sulla collezione ‘Apophenia’?
La collezione primavera/estate 2016 esplora concetti come grafica e astrazione e nasce dalla mia passione di reinventare il quotidiano nel modo più lussuoso possibile. Un processo di appropriazione di grafiche che mi circondano da sempre, ma di cui non sempre mi accorgo, trasformate in un qualcosa di nuovo e inaspettato dopo essere state disposte a mosaico a scacchiera e lavorate con una miriade di tecniche diverse, con risultati a volte Anni Ottanta e sportivi, a volte geometrici e ultra moderni. Un processo d’esplorazione di ciascuna grafica attraverso complesse lavorazioni, innovative come fusione, saldatura a fiamma ad alta frequenza, intarsio di pellami diversi.
La collezione comprende articoli di abbigliamento. Il primo passo verso il prêt-à-porter?
Abbiamo iniziato con alcune pellicce e maglieria la scorsa stagione, un processo organico di inclusione di altre categorie di prodotto richiestoci dai nostri clienti. I capi d’abbigliamento sono un’estensione degli accessori piuttosto che un primo passo verso il prêt-à-porter.
Progetti per il futuro?
Tantissimi, ma molto segreti: dovrei eliminarti dopo averteli svelati. Siamo molto impegnati con ‘Anya Hindmarch Service Station’, un progetto globale iniziato a settembre da Selfridges a Londra con la trasformazione di un’area parcheggio in un elegante pop-up shop con prodotti autunno/inverno 2016 in esclusiva. Dopo Londra, Boon the Shop in Corea, Isetan aTokyo, Barneys Beverly Hills a Los Angeles e tante altre tappe. Un progetto veramente eccitante.
Le presentazioni alla London Fashion Week, installazioni d’arte piuttosto che semplici sfilate, sono sempre straordinarie.
Le sfilate ci permettono di raccontare la collezione e spiegare il processo creativo degli ultimi 3 mesi: sono sempre e comunque ispirate dalle collezioni che, come sappiamo, nascono con molto anticipo. Modelle che fluttuavano apparentemente senza peso, un gigantesco specchio caleidoscopico: situazioni apparentemente folli ma sempre realizzate in maniera molto artistica.
Qual è il segreto di Anya Hindmarch?
Ho la fortuna di avere un team veramente fantastico: Il fatto che ci divertiamo tantissimo al lavoro si riflette nel prodotto. Facciamo solo ed esclusivamente ciò in cui crediamo veramente, che si tratti di un progetto o un nuovo modello di borsa. Artigianalità, personalizzazione, senso dell’umorismo sono tre delle qualità che ci contraddistinguono e che sono sempre alla base di tutto quello che facciamo.
Spring/ Summer 2016 fashion show
alcune borse iconiche
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