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Circular Fashion Summit: rivoluzionarie collaborazioni intersettoriali

Abilitato da Lablaco ed eseguito con i leader del settore entro il 2020

 

Gli irreversibili danni causati dall’ottica consumistica stimolata dal fast fashion sono ormai una notizia ben nota nel settore che, nonostante i recenti movimenti ambientalisti, fatica ancora a rendersi complice dell’ottimistica ondata di cambiamenti necessaria per il corretto svolgimento di una moda sostenibile. Fortunatamente oltre all’attuale interesse mediatico stimolato dai riflettori imposti all’argomento green, si sono messe in moto una serie di realtà concretamente atte all’imposizione dei canoni necessari all’attuazione di un percorso circolare eticamente sostenibile. In quest’ottica, una menzione particolare va alla realtà del “Circular Fashion Summit”: la prima edizione di questo convegno internazionale si è rivelata un vero successo, dando il via a collaborazioni intersettoriali rivoluzionarie, che si concretizzeranno in azioni misurabili entro un periodo di 12 mesi. Tenutosi lo scorso 28 settembre, durante la settimana della moda di Parigi, l’evento ha avuto luogo presso lo Station F, il più grande hub tecnologico del mondo. La stessa location dell’evento è stato perciò parte integrante a sostegno di argomentazioni conclusesi col lancio dei tre obiettivi annunciati da catalizzatori internazionali quali Stati Uniti, Europa e Cina che si stanno impegnando a sostenere gli obiettivi SDG2030 delle Nazioni Unite.

Obiettivo 1: upcycle 1.000 sneaker per l’impatto sociale – SDG10: riduzione delle disuguaglianze;
Obiettivo 2: tokenize 10.000 per la trasparenza della catena di approvvigionamento – SDG9: Industria, innovazione e infrastruttura;
Obiettivo 3: ricircolo di 100.000 articoli per ridurre l’impatto sull’ambiente moda – SDG12: consumo responsabile e produzione,

La prima edizione del Circular Fashion Summit si è valso della forza di 28 relatori internazionali, attirando più di 500 partecipanti di alto profilo provenienti da oltre 30 paesi, tra cui grandi gruppi di lusso e moda, come il team di sostenibilità di Fendi, Balenciaga, Marine Serre, Diesel, Benetton, Swaroski, Tommy Hilfiger, ecc. Il governo del Brasile e quello dei Paesi Bassi hanno manifestato, tramite la loro presenza, la volontà di apprendere e potenzialmente far parte degli obiettivi dell’azione.

By Sara Baroni

www.circularfashionsummit.com/the-goals

SUMMIT3-672263
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