• Share

L’anima modaiola della Tunisia

Un coup de théatre di creatività nella moderna Cartagine

Cartagine, l’antico sobborgo a est di Tunisi, dal 12 al 15 giugno, ha ospitato la Tunis Fashion week. Un coup de theatre in quello che fu l’anfiteatro romano, ai tempi dei fenici, e dagli anni ‘70 Patrimonio dell’Umanità. Un’ esatta ricostruzione (ndr in materiale riciclato) proprio di quello spazio dove i Romani svolgevano corse di carri e combattimenti diventa location ideale per valorizzare e far scoprire la multiartisticità del popolo tunisino. Per la capitale Tunisina, la Fashion week de Tunis, evento che si svolge una volta l’anno, rappresenta la possibilità di mostrare il suo volto più produttivo, il proprio savoir faire  e scardinare l’idea che sia un paese esclusivamente terzista, ma che al contrario ha anche la sua creatività da esportare.

La Tunisia infatti possiede un’autentica tradizione artigianale locale, che nonostante i ritmi frenetici delle produzioni massicce per grandi brand internazionali, cerca di salvaguardare attraverso delle associazioni di settore. Quest’anno novità dell’evento è stata anche l’ideazione di un “Village des Créateurs”, uno spazio alternativo per eventi e mostre di artisti, designer e stilisti tunisini e internazionali, aperto al pubblico durante la Tunis Fashion Week 2019.

Adagiata tra il deserto e il Mediterraneo sud occidentale, sorniona, avvolgente, di un bianco accecante, Tunisi ci dà il suo benvenuto con la sua 11°edizione dell’evento moda per eccellenza, i temi di questa edizione 2019  sono stati il riciclaggio, lo sviluppo sostenibile,  l’eco-responsabilità. In realtà le sfilate di nomi noti o meno noti, alcune delle vere celebrità per il Paese, con esperienze pregresse a Parigi, Londra, Milano, hanno un importante obiettivo per la città come per tutto il Paese, e cioè quello di fare del ‘Made in Tunisia’, un marchio vero e proprio, forte e duraturo. Di qui l’impegno, anche a livello produttivo di essere sempre più “eco conscious” oriented, con una maggiore attenzione all’ambiente, iniziando dalla riduzione drastica di prodotti dannosi. “Per la filiera del tessile e dell’abbigliamento tunisino è tempo di agire”, recitava lo slogan di un workshop svoltosi qualche giorno prima dall’inizio della kermesse e sostenuto dalla Federation du Textile Tunisien (FTTH) e altre associazioni nazionali coinvolte nel settore.

Questo è il presente di Tunisi, ma c’è un tempo non tempo, quello che aveva rappresentato il punto di partenza per il grande Azzedine Alaia, sarto scultore della femminilità. Nato in questa terra, ispirazione di una vita, il suo borgo Sidi Bou Said che visitiamo a pochi chilometri dalla capitale, tra i profumi della vegetazione mediterranea adorno di abitazioni bianche e portoni blu tutto proteso sul mare, sembra fermo nel tempo. Il buen ritiro di Azzedine (quando lasciava Parigi), oggi è sede dell’Association Azzedine Alaia, uno spazio bianco dalle grandi finestre che sembrano voler afferrare un pò di quell’immenso  turchese che si staglia a perdita d’occhio, un balcone che guarda verso l’anfiteatro, l’antica Cartagine, proprio là dove oggi sfilano i nuovi designer tunisini.

by Dina de Fina

Reportage organizzato con il sostegno dell’ufficio turistico nazionale tunisino e della settimana della moda di Tunisi 2019
ph @ Pixel Formula
Anissa AidaAnissa Aida
Braim KleiBraim Klei
Atipik by Jihene Ben JaziaAtipik by Jihene Ben Jazia

 

Yunus NovitaYunus Novita
Nathalie by Cyrine FaillonNathalie by Cyrine Faillon
Atmosphere Haute Couture by Mouna Ben BrahamAtmosphere Haute Couture by Mouna Ben Braham
SoltanaSoltana

 

 

Collection Nationale TunisCollection Nationale Tunis
Anissa AidaAnissa Aida
Narciso by Seyf DeanNarciso by Seyf Dean
Azzedine Alaia Association, Sidi Bou SaidAzzedine Alaia Association, Sidi Bou Said
  • Share