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New Contaminations

La parola d’ordine è: lusso. Negli atelier dove si tagliano tessuti assolutamente preziosi, dove si assemblano i materiali più straordinari, dai cristalli alle piume, dove si realizzano, con infinita abilità e infinito amore, ricami dalle mille perline e dalle mille paillette, avviene l’incanto. Gli abiti d’Alta Moda sono pezzi esclusivi che verranno anche adattati alle esigenze delle clienti. Qui il terreno è molto lontano dalle collezioni di prêt-à-porter, pensate per il vestire quotidiano, che flirtano con le tendenze tutto-e-subito, il creatore invece può sconfinare in progetti da sogno per realizzare abiti dalle lavorazioni incredibili, dove non ci sono limiti al budget. È proprio per questa libertà assoluta che le collezioni di Haute Couture andranno ad influenzare quelle del prêt- à-porter, sottilmente, ma inevitabilmente e viceversa, in un’interazione continua, una contaminazione dagli aspetti molto interessanti. Una T-shirt può apparire sotto una giacca, anzi “la giacca” dal taglio impeccabile, dal materiale lussuosissimo, uno spolverino in broccato può accompagnarsi a un paio di jeans sdrammatizzando il concetto stesso di couture, ma non tradendolo, come i bermuda in cocco e i cuissard vertiginosi. Se l’Haute Couture sceglie il tulle, nel prêt-à-porter arriverà un’euforia di strati per micro e macro gonne, se ama il pizzo in tutte le sue versioni, il prêt-à-porter lo farà suo e senza discrezione, se cita le piume le troveremo come decorazioni. In atelier si sperimenta, si va alla ricerca della perfezione, se è possibile raggiungerla, in ogni aspetto. Sono celebri gli accostamenti cromatici nell’ambito dell’Alta Moda, anche a livello di storia del costume, che sembrano spiazzanti, ma in realtà sono frutto di una ricerca che spazia soprattutto nel campo dell’arte, un connubio a tratti impossibile. Anche i luoghi scelti per le presentazioni hanno una loro intrinseca motivazione, che fa rima con gli abiti che sfileranno, così il Grand Palais si trasforma in un giardino per ospitare la collezione di Chanel romantica e a tratti nostalgica, proprio come l’allestimento, le sale dell’Hotel Salomon de Rothschild diventano un immenso e confortevole salotto per la Maison Valentino, dove scegliere in relax le proprie creazioni preferite, mentre le ovattate sale del Ritz accolgono gioielli insoliti e di grande valore, anche se a volte vogliono nasconderlo con abile perizia.

Sonia Perfetti

immagine  backstage sfilata Alexandre  Vauthier

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