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Je suis couturier Azzedine Alaia

Fino al 10 giugno al numero 18 di Rue de la Verrerie, a Parigi,  è possibile ammirare 35 creazioni del compianto Azzedine Alaïa, uno dei più grandi couturier del nostro tempo. A questo indirizzo Alaïa visse e lavorò e proprio qui è stato realizzato il suo desiderio: “Voglio creare una fondazione che sia come una maison nella mia casa nel Marais”. In tale luogo i suoi capolavori, tutte le sue collezioni di alta moda e prêt-à-porter meticolosamente conservate, e quelle di altri maestri che lui raccolse nel corso della sua vita, sono custoditi con grande cura, un archivio che segna il suo percorso e che rappresenta un tesoro, tra costumi, abiti, pezzi unici, lasciato in eredità alle generazioni future e disponibile per gli addetti ai lavori per ricerche e presentazioni. La sua vita fu quella di un artista eclettico, non soltanto la moda rappresentò la sua passione, ma si divideva anche tra arte, architettura, musica e teatro. Virtuosismo, straordinaria capacità tecnica, Alaïa era in grado di plasmare qualsiasi tessuto, dal cotone al più raffinato chiffon, in opere scultoree che sono diventate iconiche e considerate straordinarie. A proposito degli abiti diceva: «Mi piacciono quando sono belli, senza tempo, con pochi dettagli o ornamenti e in colori puri, che non li invecchiano prematuramente. Più semplici sono, più sono difficili da creare», con queste parole esprimeva il suo desiderio di eternità, di ideare capi che andassero al di là delle tendenze del momento e che potessero lasciare un segno nella storia della moda. Inaugurata dal pittore Christoph Von Weyhe, suo compagno di una vita, dall’amica Carla Sozzani e con il sostegno della Association Azzedine Alaïa, la mo-stra sarà aperta al pubblico fino al 10 giugno 2018, in Rue de la Verrerie 18, Parigi.

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