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La Collezione Ideale di Diane Venet al Musée des Arts Décoratifs: una mostra imperdibile a Parigi celebra la storia del gioiello d’artista

 Di Francesco Maffei
Roy Lichtenstein, broche Modern Head, 1968
Alexander Calder, boucle de ceinture, vers 1940
Bernar Venet, bague Ligne indéterminée, 1998
Lucio Fontana, bracelet Elisse Concetto Spaziale, 1967

Una nuova mostra sul gioiello è protagonista al Musée des Arts Décoratifs di Parigi dal 7 marzo all’8 giugno 2018. Diane Venet, collezionista di bijoux d’artista da oltre trent’anni, nonché moglie dello scultore concettuale francese Bernar Venet, ha infatti deciso di condividere la sua passione per il mondo dell’arte. La fantasmagorica collezione consta di 230 pezzi ed illustra cronologicamente e tematicamente il lavoro di 150 artisti internazionali.

Da Jeff Koons a Louise Bourgeois fino a Pablo Picasso, il gioiello ha sempre destato enorme interesse per gli artisti che hanno incastonato il loro estro creativo nella manifattura e nell’artigianalità di metalli preziosi e pietre sfaccettate. Annoveriamo anche altri importanti artisti che hanno fatto del gioiello la solidificazione sfaccettata del loro estro creativo. Dall’eclettico Damien Hirst a Takis con le sue creazioni magnetiche, fino alla superstar Yayoi Kusama con le collane oversize in lana ed infine Pierrette Bloch con i motivi ripetuti all’infinito traslati sull’accessorio. Il gioiello scaturito dalla mente di un’artista ha un valore inestimabile ed un sapore simbolico che si scatena al momento della sua creazione. In un certo senso si impossessa del genio creativo e dell’ideale di bellezza dell’artista. La visione poetica del gioiello secondo Diane Venet è palpabile in tutta la mostra, divenendo così un’ode infinita all’arte orafa e dell’accessorio in genere.

La mostra si articola come un vero e proprio percorso d’arte in una location unica, sviluppandosi attraverso temi e concetti. Le idee provocatorie dei surrealisti sono, per esempio, evocate  nella sezione intitolata “Sogno e fantasia”, in cui sono esposti i gioielli di Salvador Dalí e la maschera perforata di Man Ray, il mondo onirico di Jean Cocteau  e quello di Leonor Fini.

La natura multiforme, elegante e affascinante della mostra riflette alla perfezione la storia del Musée des Arts Décoratifs e la passione per la creazione artistica applicata al gioiello di Madame Venet, due elementi che non differiscono ma che anzi combaciano.

 

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