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Sartoria Botto: abiti su misura (e piglio social) nel nuovo atelier di Milano

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La Sartoria Botto ha origine, lo scorso anno, a Milano, ed è il primo punto vendita che l’azienda omonima, Luigi Botto, dalla sua nascita nel 1912 ad oggi, ha messo in cantiere, inaugurando un atelier in Viale Piave 29:

«si tratta di un progetto di sartoria su misura, incentrato sulle collezioni della ditta», racconta Emilio Garavaglia, Chief Operations Officer di Lanificio Luigi Botto. Il cliente sceglie un tessuto avvalendosi della consulenza di un sarto, che lo indirizza sulla base delle esigenze espresse e gli prende le misure. Poi, confezionato il cartamodello, entro 3/4 settimane dall’avvio dell’ordine – previa prova con imbastitura a metà del confezionamento, per apportare eventuali modifiche al capo – gli consegna l’abito finito».

Sartoria_BottoÈ una sorta di «consulenza sartoriale ad personam, quella della Sartoria Botto – continua Garavaglia – tesa a recuperare il fattore artigianale e valorizzare la lavorazione Made in Italy, più specificamente “in Biella”, avvicinando la sensibilità del compratore al prodotto finale, di cui è possibile monitorare le fasi procedurali: la modellista taglia in diretta il cartamodello, e sui social network – Instagram e Facebook – documentiamo on line ciò che è avvenuto off.

Il progetto Sartoria Botto nasce pensando a tutti quei professionisti impossibilitati, per motivi di impiego, a dedicare tempo alla scelta e personalizzazione di un abito su misura, garantendo le migliori performance e il giusto rapporto qualità-prezzo. E allestendo dei temporary office in più parti del mondo, da Dubay a Philadelphia, per portare la sartorialità di casa Botto anche all’estero, dove l’azienda dispone di forti connessioni locali.

Meticolosità e flessibilità rappresentano i pilastri del progetto: «il sarto dell’atelier realizza visite a domicilio, anche negli orari serali, e si rende disponibile per singoli clienti o gruppi di persone, come nel caso di team aziendali. Impieghiamo il tessuto di punta della collezione primavera estate 2017, Dynamic Concept, sinonimo di stretch e vestibilità, oltre ai filati mouliné, al tessuto sablé e al jacquard tono su tono. Senza concorrere coi brand clienti del marchio, ma sviluppando uno stile personale, su misura del cliente, con le nostre connotazioni di linea. E realizzando nel biellese, in parallelo, una collezione di accessori per la casa, dalle pantofole ai cuscini in cashmere».

Un archivio monumentale, quello di cui l’azienda dispone, comprensivo di materiali tessili originali dei primi del secolo scorso, oggi (in parte) maneggiabili in negozio: «nell’atelier sono presenti una decina di cartelle consultabili, ma in azienda sforiamo i 15.000 pezzi, conservando un’autentica mappatura della nostra storia attraverso i tessuti d’epoca e l’armatura dei telai». Quello che si dice un concetto che fila.

Sito: www.sartoriabotto.com  / Instagram: @sartoria_botto / Facebook: @sartoriabotto

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