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Lifestyle Paris

 Benvenuti al Ritz

L’albergo più iconico al mondo riapre i battenti

Ebbene sì: ha finalmente riaperto il Ritz di Parigi, con buone probabilità l’albergo più famoso al mondo, che gode di un tale prestigio da aver trasformato il nome del suo fondatore (César Ritz appunto) in appellativo per definire l’hôtellerie di lusso. Nessuno si sognerebbe mai di dire “l’Hotel Ritz” perché si dice più semplicemente “il Ritz” tralasciando inutili particolari a definire qualcosa che tutti conoscono. Situato nella mitica Place Vendôme e a due passi da qualunque monumento iconico della città, il Ritz ha riaperto a metà del mese di giugno dopo una ristrutturazione durata quasi quattro anni che l’ha reso ancora più bello di quanto lo ricordassimo.
Inaugurato nel 1898 e fondato dal grande César Ritz (in società con lo chef Auguste Escoffier), il suddetto hotel (definirlo Grand Hotel sarebbe cafone volgare e riduttivo) rappresenta il concetto di lusso massimo non solo nella ville lumière,  ma in tutto il mondo. Lo stabile in cui ha sede ha una facciata che fu progettata da Jules Hardouin Mansart (l’inventore delle mansarde appunto) e fu trasformato in albergo solo quando Ritz gli posò gli occhi sopra. Da sempre casa e rifugio di alcuni dei personaggi più famosi degli ultimi 120 anni, il suo libro delle firme può vantare le calligrafie di Coco Chanel (che lo elesse a sua abitazione per più di trent’anni), Marcel Proust (in quale altro luogo avrebbe mai potuto risiedere un uomo così ossessionato dalla bellezza?), Ernest Hemingway da cui prende nome il bar (per festeggiare la liberazione di Parigi dai nazisti pare avesse ordinato un giro di 73 Martini), Cole Porter (la leggenda narra che il compositore abbia scritto nel bar del Ritz il mitico pezzo “Beguin the Beguine”) ma pure Francis Scott Fitzgerald, Pablo Picasso, Maria Callas, Audrey Hepburn, Edoardo VII e la lista potrebbe proseguire all’infinito. Il Ritz è stato la casa di aristocratici, politici, monarchi deposti, scrittori, artisti e star cinematografiche che amavano entrarvi ma facevano fatica ad andarsene, un intrigo di eleganza, fascino e clamore innaffiato da litri di champagne, ghepardi in giro per le suite (come faceva la Marchesa Casati), tappeti alti quattro dita sui quali sembra che i camerieri volino invece di camminare, soffitti affrescati e dorature degne di Versailles senza dimenticare la cucina stellata che rende tutto ancora migliore.
Alla notizia che il Ritz (che fa parte della collezione internazionale di alberghi indipendenti The Leading Hotels of the World) sarebbe stato ristrutturato, alcuni dimostrarono perplessità, la paura che fosse snaturato li ha fatti guardare a quest’opera mastodontica con sopracciglia alzate, ma ora possono ricredersi davanti ad un lavoro titanico e di alta precisione (quasi chirurgico direi) che ha riportato il Ritz ad essere quell’oggetto del desiderio per tutti noi. Il numero di stanze è stato diminuito per aumentare il comfort.  Sono stati ristrutturati circa 1500 m2 di tetto usando 48.000 tegole, sono stati restaurati i soffitti e le dorature senza dimenticare i marmi e i lavori di alta falegnameria sia per gli esterni sia per gli interni ed è stata utilizzata per l’intero albergo una palette di addirittura 78 colori creati appositamente per questo progetto. La piscina interna è più bella che mai, ma la grande novità è data dalla SPA Chanel, perfetta per il luogo in cui Mademoiselle Coco abitò per tre lunghi decenni.
Il Re degli alberghi è tornato. Lunga vita al Re.
Maurizio Francesconi

www.LHW.com/ritzparis

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LHW - The Ritz Paris - Salon Psyche
LHW - The Ritz Paris - Chambre Grand Deluxe
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Photos SITE Ritz hotel Paris 2010Photos SITE Ritz hotel Paris 2010
LHW - The Ritz Paris - Piscine
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