Catarzi, cappelli pieni di poesia
I copricapi Catarzi sono vere opere di magia e di bellezza, che nascono nel distretto toscano di Signa (Firenze), celebre per l’arte della paglia.
Ci sono oggetti in grado di emanare un fascino unico e senza tempo. Manufatti che raccontato storie meravigliose e incredibili, custodi di un antico sapere e di un’autentica passione che sono difficili da descrivere. I cappelli Filippo Catarzi sono proprio così, piccole magie nate dalle perfette alchimia e fusione tra sentimento, energia, sapienza, tradizione e creatività. Sono autentici capolavori destinati a sfidare il tempo, nonché l’espressione compiuta di un’eccellenza tutta orgogliosamente italiana, quella del distretto toscano di Signa, celebre fin dai primi anni del ‘900 per l’arte della paglia. Ogni modello racchiude ed esprime la passione innata di quattro generazioni, che da oltre un secolo si sono susseguite alla guida di quella che, da piccola bottega artigiana fondata dal capostipite Olderigo Catarzi, di professione pagliarolo, ha saputo trasformarsi in uno dei più importanti players italiani nella produzione e commercializzazione di cappelli, la cui conduzione è oggi nelle mani di Maurizio Catarzi, diretto discendente del bisnonno da cui tutto ebbe inizio.
L’azienda Filippo Catarzi, che collabora con le maggiori griffe della moda , produce oggi ogni anno oltre 200 mila cappelli, destinati al mercato italiano ma anche alla Francia, alla Spagna, agli Stati Uniti e al Giappone. Due le sue linee esclusive: Capogiro Firenze e Catarzi 1910. Vivace, ludica, colorata, grintosa e ispirata alla quotidianità, Capogiro Firenze propone un nuovo lusso accessibile ma discreto, all’insegna di un glamour urbano. Catarzi 1910 è la linea più prestigiosa, quella dove la ricerca si spinge ai massimi livelli dando vita a copricapo di qualità superiore, dal design inimitabile. Il trait d’union è lo stile unico di ogni creazione, attento alle nuove tendenze e agli stimoli offerti dall’alta moda, ma anche ai tessuti e ai dettagli distintivi, dove a vincere è sempre l’originalità.
