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Sangue novo: due chiacchiere fra Alberto Caselli ed Eduarda Abbondanza

 

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Chi meglio di Eduarda Abbondanza, presidente di ModaLisboa, può aiutarci a cogliere le molteplici sfaccettature di una delle iniziative più interessanti dell’industria della moda portoghese al giorno d’oggi?

Come riassumeresti Sangue Novo?

La ricerca delle nuove generazioni per l’industria della moda portoghese e internazionale. Sangue Novo esiste da moltissimi anni: me ne sono occupata di prima persona perché avevo capito che nessuno stava lavorando con i giovani, al tempo non esistevano concorsi e piattaforme di questo tipo in Portogallo. Abbiamo iniziato senza budget ma con tantissima passione e dopo sei edizioni di Sangue Novo c’erano 15 nuove iniziative nel nostro paese dello stesso tipo. Abbiamo smesso con Sangue Novo e dato il via a LAB, una sorta di incubatore e acceleratore di talenti. Siccome dopo qualche anno i concorsi sono spariti, ho di nuovo dato vita a Sangue Novo.

Sangue Novo ha tantissimi ruoli diversi. Qual è quello più importante?

Trovare i veri purosangue. Che non devono necessariamente creare un proprio brand o label ma che devono entrare i tutti i vari ambiti della moda con funzioni e incarichi diversi.

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Quali sono i criteri di selezione dei finalisti di Sangue Novo? La selezione avviene solo in Portogallo?

Vogliamo solo i candidati migliori che vengono selezionati da diverse giurie di cui fanno parte esponenti dell’industria della moda portoghese. La moda è una disciplina che richiede esercizio constante, l’unico modo per poter crescere ed evolversi. Crescere e sperimentare, a scuola ma anche e soprattutto dopo. Il nostro non è un concorso internazionale, quindi lavoriamo principalmente con 13 università e atenei portoghesi, ma ovviamente le scuole straniere sono ben accette se seguono tutte le regole del programma, come nel recente caso di un college polacco e di uno spagnolo.

Vuoi raccontarci alcune delle success story di Sangue Novo?

Priscilla Alexandre, che ha iniziato a lavorare per Opening Ceremony e poi è passata a Hermès. Cristina Pedro, prima da Balenciaga e poi da Lacoste. Susanna Cabrito, all’inizio da Chanel, poi Givenchy e ora Chloé. Miguel Flor che lavora ad un suo progetto che si chiama Bloom. Osvaldo Martins che oltre al suo marchio ora dirige una azienda di interior design. Maria Gambina che collabora per un grande licenziatario portoghese. E poi anche Patrick de Padua, se non altro perché ha vinto quest’ultima edizione di Sangue Novo.

Quali sono secondo te le caratteristiche della moda portoghese in generale?

ModaLisboa è una piattaforma molto eclettica che rappresenta alla perfezione il momento storico, sociale e culturale della società portoghese dei nostri giorni, come appare evidente, per esempio, dalle sfilate dei brand provenienti dall’Angola o da altri paesi africani. Una nostra caratteristica molto importante è il desiderio di sperimentare e di crescere. Così come d’altronde l’ottima relazione, che appare evidente durante ModaLisboa, con la città in tutti i suoi aspetti creativi e che ci rende diversi dalle altre fashion week. Esperimenti nuovi, sempre e comunque. Per esempio al momento lavoriamo molto con fantasie e stampe, perché ciò riflette i bisogni dell’industria, mentre prima si lavorava tantissimo con colori in tinta unita e colour blocking. Gli stilisti, come per esempio Nuno Gama o Alexandra Moira, stanno rivalutando il know out tradizionale del Portogallo e stanno recuperando tessuti, materiali, l’approccio sartoriale e artigianale, le tecniche manifatturiere della lana e del cotone. Per inciso, 14 degli nostri stilisti stanno collaborando con aziende calzaturiere.

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Nuovi sviluppi per il futuro, prossimo e venturo?

Ci sono molto progetti, malgrado i ritardi causati dall’attuale

situazione politica. Come di consueto, ogni sei mesi cambiamo completamente gli spazi espositivi. Abbiamo intenzione di far crescere Wonder Room molto velocemente e abbiamo bisogno di spazi di diverse dimensioni per le sfilate. In progetto anche un’iniziativa legata al turismo e ai negozi di Lisbona. La piattaforma e-commerce è pronta ma siamo in attesa di sviluppare marketing e investimenti. Mi viene chiesto molto spesso di fare un libro su ModaLisboa: devo trovare o inventare il format giusto, che sia un libro o una collana. Sto negoziando con le strutture comunitarie ufficiali per sviluppare ulteriormente ModaLisboa. In conclusione, lavorare sempre di più e lavorare a livello sempre più internazionale.

 

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www.modalisboa.pt/sanguenovo

 

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